Tutti noi abbiamo visto i manifesti che pubblicizzano gli acquisti con finanziamenti a tasso zero e l'opportunità di entrare immediatamente in possesso di un bene da pagare un poco alla volta con piccole rate mensili e senza l'aggravio d'interessi è certamente accattivante.
Elettrodomestici, auto, moto, vacanze, mobili per la casa, cure mediche sono solitamente costosi e per chi non dispone nell'immediato di denaro liquido un prestito a tasso zero può rappresentare la soluzione migliore per non rinunciare a beni e servizi giudicati indispensabili.
Come sempre però quando si parla di prestiti, ed in questo caso specifico di credito al consumo, è doveroso essere informati per scegliere in modo consapevole.
E' utile, ad esempio, domandarsi come una banca o una società finanziaria possa permettersi di prestare denaro ai propri clienti senza applicare il ben noto tasso d'interesse alla base del sistema del credito. La risposta è semplice: è il venditore che si sostituisce al cliente versando in sua vece gli interessi sul prestito contratto dall'acquirente e ciò per favorire il commercio di beni che non sono alla portata di tutti.
Meno intuitivo è comprendere se il finanziamento sia effettivamente a tasso zero, ovvero se chi compra un bene debba realmente restituire soltanto il denaro equivalente al suo costo, con il vantaggio di pagare a rate piuttosto che in un'unica soluzione. Come vedremo di seguito, non sempre, infatti, un prestito a tasso 0 è effettivamente privo di oneri aggiuntivi per chi effettua gli acquisti dal momento ed in taluni casi vi sono sorprese...
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